C’è stato un momento in cui avevo tutto e tutto quello che avevo non mi bastava.
Tre anni fa, di questi tempi, mi guardavo intorno e avevo tutto quello che una trentenne dovrebbe avere: un lavoro che le piace, amici in giro per l’Italia, un fidanzato, una famiglia unita. Sin dai tempi universitari, ero andata spedita per la mia strada, mi ero formata, avevo fatto la mia gavetta. Dopo la laurea avevo continuato la mia formazione, dedicando ogni weekend dei due anni successivi ai corsi di aggiornamento in ambito scientifico e olistico.
Eppure, ad un certo punto mi sono sentita persa.
Tutto quello che avevo non mi rendeva del tutto felice. Mancava sempre un pezzo, un piccolo pezzo che rendeva tutto il castello che mi ero costruita negli anni, un castello di carta. Fino al giorno in cui sono crollata emotivamente e fisicamente. E’ lì che una sensazione si è fatta strada: “vai in Australia”. E’ lì che ho deciso che avrei fatto il passo più lungo della gamba, affrontando in un solo colpo la paura di volare e quella di lasciare tutto senza sapere cosa ti aspetta.
Eppure, quello è stato il momento in cui tutto è cambiato.
In Australia ho trascorso due mesi frequentando corsi di inglese, salutando parenti, girando per le strade di una cosmopolita Melbourne. Il mio posto non è mai stato in Australia e questo lo sapevo bene. Quello che non sapevo invece era che sarei entrata in contatto con il mio intuito e con la mia guida interiore, che avevo soffocato da troppo tempo. Parallelamente alla scienza infatti, la mia ricerca dell’unicità si è sempre spinta verso quello che la scienza non riusciva a spiegare. Ho studiato molti testi di spiritualità, cercando una conferma alle mie sensazioni. Sensazioni che si rivelavano giuste, ma che mi sembravano, ad un certo punto, incompatibili con i miei studi.
Il risultato era che avevo chiuso nel cassetto una parte di me, quella parte saggia di me che sapeva.
Dal mio rientro in Italia, ho lasciato che quella parte saggia di me mi guidasse attraverso il mio intuito. Finalmente, quel pezzo che sentivo mancante si era materializzato, lasciandomi una rinnovata serenità e completezza. Dopo ho cominciato a fare un piccolo cambiamento dopo l’altro che mi ha portata a integrare il mio lavoro con il life coaching, a cambiare città, a incontrare nuove persone e a lasciare indietro quelle con cui non ero più in sintonia.
Prima di ascoltare il mio intuito, mi sentivo spesso piccola e impotente di fronte alle cose.
La paura guidava le mie giornate e rischiare in cose nuove non rientrava nel mio modo di affrontare la vita. Ho compreso quanto sia importante il potere della scelta. Scegliere di essere protagonista della mia vita e non più spettatrice; di realizzare quello che desideravo, seppur con qualche rischio; di avere coraggio, invece che lasciarmi trascinare dalla paura.
Nel momento in cui ho scelto di dare fiducia alla mia guida interiore, tutto è cambiato: dentro di me e fuori di me.
Quest’estate ho scritto un libro che parla (anche) di intuito. Alcuni dicono che sarà solo il primo, io dico che tutto è successo senza programmi solo grazie al mio intuito. Nel mio libro, di cui ti darò a breve tutte le notizie, ho ripercorso la mia ricerca dell’unicità. E ho visto come, nella mia vita, tutta la mia ricerca l’abbia condivisa con gli altri solo per metà. La nutrizione è una bella parte, ma non è l’unica. Il mio libro, che ho scritto con l’obiettivo di aiutare gli altri a scoprire le proprie risorse interiori, mi ha aiutata a chiudere un cerchio. Un nuovo punto da cui ripartire, con la consapevolezza che non si può nutrire efficacemente il corpo se si adotta un vocabolario tossico e non si dà spazio alla propria interiorità.
Oggi riparto da qui, da una visione integrata di corpo, mente, emozioni e spirito.
Ed è di questo che parlerò nel mio blog. Perché come direbbe Caroline Myss: “Puoi bere tutta l’erba di grano che vuoi, mangiare solo verdure e semi, ma una persona sincera che mangia cibo per gatti andrà molto più lontano di te.”
Il mio libro è stato pubblicato!
Leggi tutte le info sul mio nuovo libro “Nutri la tua unicità” in cui parlo anche di intuito e di come svilupparlo.
Nutri la tua unicità edito da Anima Edizioni


(foto: vista sulla Sacra di San Michele)
No Comments