La piramidotecnica riprende antichissimi insegnamenti e l’ho scoperta quasi per caso.

Quest’anno sono stata al Sana a Bologna, il salone internazionale del biologico e del naturale. C’ero stata almeno un paio di volte gli scorsi anni e con la mia amica Alessandra ci eravamo ripromesse di tornarci insieme sin dai tempi dell’università.

L’unico anno in cui siamo riuscite a organizzarci è stato proprio quello della pandemia. Con una versione del SANA decisamente ridotta, dal 9 al 11 Ottobre 2020. Eppure, conscia del fatto che ci sarebbero stati molti meno stand, sentivo che avrei dovuto partecipare comunque.

Il mio colpo di fulmine con la piramidotecnica

Alla fine del primo padiglione sono stata attratta da uno stand con una piramide di due metri, nonché con le forme geometriche della piramide e della merkaba esposte e disponibili all’acquisto. La ditta che le esponeva era Olistica MDT ospitata nello stand Zuccari, azienda che io conosco per i suoi integratori a base di aloe e papaya.

Così mi sono avvicinata e ho chiesto se potevo “provare” la piramide.

Descrivere l’esperienza che ho fatto non è semplice a parole. Mi sono approcciata alla piramide molto curiosa e mi sono detta che al massimo mi sarei dedicata 15 minuti di rilassamento, vista l’alzata mattutina. E invece, dopo appena qualche minuto, ho iniziato a sentire una vera e propria spinta verso l’alto! Mentre mi trovavo sotto la piramide e cercavo di non pensare a nulla, quella sensazione continuava a essere presente. E non riuscivo a trovare una spiegazione. Era come se mi sentissi “risucchiata” dall’alto e questo invece di rilassarmi, mi faceva sentire più attiva e ancora più curiosa di balzare in piedi e chiedere spiegazioni.

Gli studi sulla piramidotecnica hanno più di trent’anni

Ho trovato ad attendermi il titolare di Olistica MDT, Giorgio Sala, e la solare Nadia (che ha seguito poi tutti i miei acquisti). Ho passato allo stand quasi due ore e mi sono volate, forse perché, com’è scritto nei libretti di spiegazione, c’è un effetto di “distorsione temporale” della piramide o della merkaba!

In questo tempo, mi sono fatta raccontare dal titolare com’è nata l’idea di commercializzare dei prodotti così particolari legati alla piramidotecnica. Un’idea decisamente originale che riguarda la geometria sacra, gli aneddoti e le storie sugli usi di qualcosa di così particolare e di nicchia.

Di fronte a questa novità, tutto il resto è passato per me in secondo piano e ti spiego subito perché.

Nella stesura del mio nuovo libro “La nutrizione della bellezza”, l’ultimo capitolo è dedicato a come coltivare la bellezza in armonia con le leggi della Natura e del Cosmo. Per scriverlo ho riletto a lungo le fonti dei numerosi collegamenti fra microcosmo e macrocosmo, come la sezione aurea e la geometria sacra. E ancora delle analogie fra il nostro corpo e il cosmo, come per esempio l’iride, che ha una forma simile alle galassie; come i vasi sanguigni che possiamo vedere sui nostri polsi, che richiamano le radici degli alberi o la linfa che scorre nei rami; come il toroide del cuore che richiama il toroide della terra. Un argomento estremamente affascinante che sono sicura può lasciare a chiunque un senso di meraviglia e di mistero al punto da avere un senso di vertigine.

Ed è con questo background che mi sono approcciata alla piramidotecnica, la quale rappresenta un concentratore di energie cosmiche. Leggendo il libro di Piramidotecnica*, c’è un lungo elenco di studi ed effetti benefici riportato dalle persone che si sono sottoposte al trattamento piramidale. Tutto per opera di un gruppo di studiosi che iniziò a sperimentarne le applicazioni sin dagli anni ’80.

Inizio a studiare la piramide anche io..

In passato mi sono sentita dire spesso che mi interessavo a cose considerate ancora di nicchia e sconosciute dai più; che anticipavo troppo i tempi perché le persone “non erano ancora pronte”. Per molto tempo ho vissuto male questa mia inclinazione; la sentivo come diversa rispetto ai miei colleghi e che mi ha creato non pochi momenti di scoraggiamento.

Eppure, se c’è una cosa che ho imparato negli anni e a cui ho dedicato il mio primo libro “Nutri la tua unicità”, è che ognuno di noi deve trovare il coraggio di essere ed esprimere la sua essenza autentica.

Se la Veronica di qualche anno fa si sarebbe fatta tanti problemi a parlare della piramidotecnica forse ancora poca conosciuta in Italia, la Veronica di oggi sta imparando a farlo. E lo faccio perché sono sicura che può essere utile a una lettrice o a un lettore che leggerà questo articolo.

Tutto quello che di cui parlo nel mio lavoro è qualcosa che ho sperimentato prima di tutto su me stessa. Farò la stessa cosa con la piramide, che è ho montato nel mio studio e che sto utilizzando da qualche giorno, a cui dedicherò un approfondimento in futuro.

Intanto, in occasione del SANA l’azienda mi ha lasciato un codice da utilizzare per l’acquisto on-line e ricevere una sorpresa in omaggio. Sono stati così gentili da dirmi di continuare a utilizzarlo anche in futuro e te lo riporto qui, così se vuoi puoi utilizzarlo anche tu per qualsiasi acquisto sul sito di olistica.mdt: SORPRESA.

Io una sorpresa l’ho ricevuta davvero, cosa però non posso dirlo, altrimenti che sorpresa è?!