Sono in tanti a chiedermi di approfondire l’aspetto emozionale e psicosomatico che riguarda il sistema digerente. Premetto che la mia opinione sulla somatizzazione delle emozioni con il tempo e con l’esperienza quotidiana a contatto con i pazienti si è molto evoluta. In questo articolo parlo di qual è stato il mio punto di partenza e di come sono arrivata a quello che penso oggi.

Le discipline olistiche e la correlazione fra sistema digerente ed emozioni

Le discipline olistiche, come ho scritto più volte sia negli articoli del blog che nei miei libri, sono state il mio punto di partenza. La Medicina Tradizionale Cinese e la Medicina Ayurvedica infatti attribuiscono un significato ben preciso a determinati disturbi per quanto riguarda il moderno concetto di “somatizzazione”. In realtà, più che vederla come una somatizzazione, le medicine olistiche vedono nei pensieri o nelle emozioni “cristallizzate” un rallentamento del flusso vitale che produce una congestione e che si trasforma nel tempo in una disfunzione organica.

La Medicina Tradizionale Cinese attribuisce per ogni “loggia” (in cui c’è un organo abbinato a un viscere, a delle emozioni, a un colore, a un sapore, a un movimento del ciclo yin-yang, etc..) delle precise emozioni. Nella MTC ci sembra di ritrovare anche dei detti tipici della nostra saggezza popolare. Come per esempio la rabbia collegata al fegato nella loggia Legno (farsi venire “il fegato grande”), l’emotività collegata all’intestino tenue nella loggia Fuoco (“mi si attorcigliano le budella”), la paura collegata ai reni nella loggia Acqua, la tristezza collegata ai polmoni nella loggia Metallo.

La Medicina Ayurvedica invece attribuisce i disturbi del sistema digerente al terzo chakra. Il terzo chakra è quello del plesso solare, collegato all’autostima e alla capacità di esprimere chi siamo portando le nostre azioni nel mondo. Quando non riusciamo a farlo, per rabbia, mancanza di autostima o altre dinamiche che ci inibiscono, ecco che il terzo chakra va si congestione e ne manda i segnali-sintomi.

Infine, ma non per importanza, abbiamo la moderna psicosomatica che tratta il rapporto fra il sistema digerente e le emozioni. Questa ci spiega come il canale digerente sia il luogo in cui avviene il processo di elaborazione e “assorbimento” delle nostre emozioni, un viaggio simbolico che ripercorre le tappe di digestione-assorbimento e metabolizzazione del cibo.

Come la penso oggi sulle emozioni somatizzate nel sistema digerente

Confesso di essere aver acquistato anche io, da neolaureata, libri del tipo “ogni sintomo è un messaggio”. La realtà è che sì, ogni sintomo è un messaggio, ma per chi?!

Ognuno di noi è unico e irripetibile, con la sua personalità, le sue capacità di adattamento, le sue esperienze pregresse e anche il suo inconscio. Il corpo stesso è inconscio, in quanto moltissime reazioni avvengono senza che noi ne abbiamo il controllo, come il battito del nostro cuore o i reni che filtrano il sangue formando l’urina o ancora le ferite che si rimarginano da sole. Questo vuol dire che l’interpretazione di un disturbo non è mai lineare come viene riportato in un manuale ma sempre soggettivo.

E’ importante quindi per ogni disturbo (sia esso gastrite, colite, stipsi o altro) mettere in correlazione ciò che vivi e che senti, con il disturbo stesso, rimanendo sempre però presente ed evitando di scivolare in una soluzione frutto di un processo “mentale” o “intellettuale”. Non è la mente che guarisce un disturbo, è la consapevolezza. Consapevolezza che un bravo professionista può aiutarti a raggiungere accompagnandoti a creare un ponte fra corpo, mente, emozioni e spirito.

Un convegno per parlare del ruolo delle emozioni nell’apparato digerente

Sono stata invitata come relatrice al convegno “Il ruolo delle emozioni nel benessere dell’apparato digerente” domenica 17 Novembre a Milano. L’obiettivo del convegno è quello di approfondire l’uso della floriterapia come importante approccio terapeutico ai disturbi psicosomatici dell’apparato digerente, svolgendo anche un’efficace azione preventiva. Durante il convegno i diversi relatori esporranno le migliori sinergie tra essenze floreali, rimedi fitoterapici e integratori alimentari.

Il titolo del mio intervento è: “Candidosi intestinale: interpretazioni e rimedi naturali“.

Il convegno è organizzato dallo Studio Campanini, che  fin dagli anni 80 si è affermato come una delle principali realtà italiane nel campo della psicosomatica e della floriterapia. 

Per info, programma e iscrizioni puoi cliccare su questo link.

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Per approfondire

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