Un cibo, grazie alla sua ricchezza in nutrienti, può avere effetti diversi nel corpo sulla base degli alimenti a cui viene associato.

Per esempio: ci sono alimenti che hanno un effetto diuretico, depurativo e disintossicante. E, al contrario, ce ne sono altri che hanno un effetto di ritenzione. E ancora, ci sono cibi che hanno un effetto rilassante e sedativo oppure ci sono cibi con un’azione stimolante ed energizzante.

Alcuni che possono stimolare singoli organi o apparati, come per esempio la tiroide e il fegato oppure l’intero sistema digerente.

Ogni cibo ha un effetto diverso nell’organismo e cibi diversi associati fra loro in uno stesso pasto possono avere effetti diversi.

Tutto quello che scegli di mangiare quindi, anche quando lo fai distrattamente, non solo diventa parte di te ma ha anche uno specifico effetto nel tuo organismo. Alimentarti consapevolmente vuol dire prenderti cura di te, una cosa che nessun altro può fare al posto tuo.

Qual è l’obiettivo di abbinare i cibi giusti in un pasto

La funzione dell’alimentazione è quella di supportare le funzioni organiche ed essere di supporto alle tue caratteristiche costituzionali. I pasti quindi vanno organizzati guardando la tua costituzione e la tua forma del corpo.

Una volta compresa qual è l’organizzazione migliore dei pasti per la tua forma del corpo e per il tuo equilibrio ormonale, si vanno a comporre le associazioni dei cibi per avere una determinata azione, anche in base alla fase ormonale in cui ti trovi.

Gli obiettivi dell’abbinamento dei diversi cibi per esempio possono essere:

  • favorire la digestione
  • sostenere il metabolismo
  • supportare e facilitare le diverse fasi ormonali in una donna
  • supportare eventuali disturbi e patologie grazie alle proprietà e all’azione degli alimenti

Qui è utile specificare un concetto riguardo al metabolismo, poiché l’azione di stimolo la ritroverai spesso nelle associazioni alimentari di cui parlo su Instagram, dove ho una rubrica dedicata.

Il corpo utilizza gli alimenti per produrre energia, la quale «rappresenta il punto centrale di quel complesso di reazioni che costituiscono il metabolismo». Un’azione di stimolo sul metabolismo quindi è sempre utile al corpo, a meno che non ci siano particolari condizioni fisiologiche (o patologiche) che lo sconsigliano, come per esempio nelle donne durante la mestruazione, un momento che richiede un’azione rilassante per via delle contrazioni uterine, più che una stimolazione.

Il corpo va sempre supportato e stimolato nelle sue funzioni

Stimolare il metabolismo non coincide però con il dimagrimento e questa è una precisazione a cui tengo particolarmente. Stimolare vuol dire favorire e accompagnare dei processi fisiologici, prima di tutto a livello digestivo e poi a livello generalizzato. L’apparato digerente occupa l’intera cavità addominale e come abbiamo visto richiede moltissima energia da parte dell’organismo perché molta dell’energia vitale viene impegnata nel processo di digestione, assorbimento e assemblamento dei nutrienti ingeriti.

Stimolare il metabolismo può avere come effetto anche un dimagrimento, perché vengono ottimizzate le funzioni organiche, ma dimagrire non vuol dire necessariamente stimolare anche il metabolismo, specie se il dimagrimento è ottenuto, per esempio, da una restrizione delle calorica. Il tema del dimagrimento è un argomento complesso dove vanno tenute in considerazioni molte variabili, e non va confuso o sovrapposto quindi a questo argomento.

Qualche esempio di associazioni alimentari puoi trovarlo in questi articoli, come la mia intervista sulle associazioni alimentari per il magazine “Gastronomia Mediterranea”.

Vuoi approfondire le associazioni alimentari? Ne ho parlato nel mio libro con la spiegazione di 50 ricette semplici e veloci:

Foto di Joseph Gonzalez su Unsplash