Quando decisi di frequentare una scuola di meditazione, la reazione delle persone intorno a me fu di forte scetticismo, come a dire che allontanandomi dal percorso cattolico chissà in quale setta sarei finita.
Un po della mia storia
Sono andata avanti seguendo quello che sentivo.
Iniziare una pratica spirituale che richiedesse un certo impegno e meditazioni quotidiane non fu facile. Ritrovarsi davanti a se stessi e prendere coscienza delle corazze che ci allontanano dalla nostra vera essenza, neppure. Ho iniziato così il mio percorso di consapevolezza, che desideravo da sempre, convinta che ci fosse qualcosa “al di là”.
Da quel momento sono passati 7 anni e non mi sono mai pentita di aver coltivato la mia spiritualità.
Il percorso di conoscenza di se stessi dura tutta la vita e gli strumenti posso cambiare di volta in volta, in base a quello che ci è utile apprendere o risolvere. Non è un percorso lineare ed è spesso caratterizzato da alti e bassi, da momenti di slancio e da momenti di forte resistenza.
Una pratica spirituale quotidiana mi ha permesso di comprendere la sua importanza anche nel mio lavoro. Tutti i nostri disturbi coinvolgono non solo la parte fisica, ma anche quella emotiva, mentale e spirituale, parti di noi distinte ma complementari fra loro. Questi aspetti concorrono al processo di guarigione, sia esso un raffreddore o un disturbo ben più grave.
Tutto è collegato
Un disturbo non si manifesta mai solo a livello fisico, ma spesso è accompagnato da un’emozione o da un pensiero ricorrente. La disfunzione inizia prima a livello “sottile” e poi, se non risolta, si manifesta anche a livello fisico. Non c’è nulla che ci “cada in testa” all’improvviso, tutto fa parte di un processo dinamico che coinvolge altri aspetti di noi stessi.
Praticare una forma di spiritualità, sia essa la meditazione, la preghiera, l’intonazione di mantra, lo yoga, il tai chi, il qi gong o altro, mantiene viva la connessione con il nostro spirito, che ci trasmette amore, senso di pace e calma interiore.
Abbiamo la possibilità di ricaricare il nostro organismo di nuova energia vitale e sentimenti positivi e sperimentiamo una crescente sicurezza e sintonia con noi stessi.
Sentirsi parte di un qualcosa più grande e avere un contatto con l’aspetto del divino ci permette di portare più armonia nella nostra vita, di rimanere centrati su noi stessi mentre fuori di noi impazza il caos.
Ci permette di mantenerci impermeabili alle influenze negative, che arrivano dall’esterno con notizie di cronaca e crisi. Ci permette di non avere paura e la paura direziona l’80% delle nostre azioni e reazioni. La fede e la fiducia in qualcosa che si prende cura di noi e che ci guida allontana la paura, evitando che questa ci intacchi a tutti i livelli, facendoci sentire insicuri e vulnerabili e indebolendo di conseguenza anche il nostro organismo.
Studi scientifici hanno dimostrato che la meditazione aiuta a vivere più positivi, velocizza i processi di ripresa, rinforza il sistema immunitario e riduce la manifestazione dei disturbi legati allo stress.
Per coltivare la tua spiritualità, comincia così:
• Meditazione
Una semplice pratica meditativa è quella di stare seduti in silenzio e focalizzare l’attenzione sul respiro, inspirando ed espirando. Fai attenzione a non cadere nel chiacchiericcio mentale e nota come anche solo 5 minuti al giorno facciano la differenza nella tua vita.
• Trascorri più tempo in mezzo la natura
Il contatto con la natura favorisce rilassamento e calma interiore. Inoltre la natura è da sempre fonte di ispirazione, non escludere che ti venga in mente qualche buona idea o nuove soluzioni ad un problema!
• Leggi libri che ti ispirano
Negli ultimi anni gli scaffali delle librerie si sono riempiti molto di libri sul tema. Scegli quello che ti colpisce subito e non ragionarci troppo, molte volte è l’intuito a guidarci verso il percorso più adatto a noi in quel momento. Non aver paura di esplorare anche altre religioni o correnti di pensiero, osservando se quello che leggi ti risuona o meno. Tutte le religioni hanno come filo conduttore l’amore, non c’è bisogno quindi di essere estremisti o rigidi su alcune posizioni, ricorda che l’amore unisce e non divide!
Vuoi esplorare meglio questo aspetto?
Spiego come nel mio libro:
Nutri la tua unicità, edito da Anima Edizioni


(fonte immagine: pixabay.com)