Lo scorso weekend sono stata a salutare lo chef crudista Vito Cortese nel suo nuovo punto vendita di pasticceria crudista a Torino.
Volevo passare per provare il (buonissimo) gelato crudista e ho incontrato anche lui, che vive a Roma e che passava da lì per un paio di giorni. Che bella coincidenza!
Ho conosciuto Vito tre anni fa ed è stato proprio lui ad aprirmi le porte della cucina crudista con i suoi corsi. Rivederlo mi ha fatto pensare a quanto il crudismo mi avesse affascinato, al punto da comprare diversi libri e a pensare di intraprendere un percorso da chef crudista. Anche quello?! In effetti no, subito dopo è arrivato il mio viaggio in Australia e le svolte inaspettate che mi hanno portata fino ad oggi.
Il pallino per il crudismo però mi è rimasto e l’incontro con Vito è stata una bella occasione per ripesare al crudismo e scrivere questo articolo sul blog.
Cos’è il crudismo
Il crudismo è una pratica alimentare che sta diventando sempre più popolare, specialmente fra le persone vegetariane e vegane. Spesso infatti viene definito crudismo vegano e ci si alimenta con cibi crudi di origine vegetale. Il crudismo include anche cibi “essiccati” a 40°, ma mai oltre questa temperatura. Sono esclusi cibi di origine animale come latticini, uova e miele. Seguire una dieta crudista non è immediato e il modo migliore per farlo è quello di cominciare con un periodo di transizione. Questo per permettere al corpo di adattarsi man mano a cibi che sono ricchi di nutrienti e che, proprio per questo, all’inizio potrebbero causare un po’ di meteorismo e/o fastidi nelle persone più sensibili.
3 motivi per cui dovresti provarlo
Non c’è bisogno di essere crudisti per beneficiare dei vantaggi di questo stile di vita. Ecco tre buoni motivi per cui dovresti provare un pasto crudista almeno una volta, specialmente l’estate in cui i cibi crudi sono quelli che l’organismo ricerca di più.
#1 – gli alimenti crudi sono ricchi di enzimi digestivi
Gli enzimi digestivi preparano il sistema digerente al pasto e lo aiutano nella sua funzione. Uno dei problemi più diffusi oggi è proprio la digestione lenta che crea reflusso, bruciore o acidità, gonfiore e sonnolenza dopo il pasto. La causa è spesso un’alimentazione ricca di alimenti confezionati, raffinati e processati. Aumentare una quota di crudo nella tua alimentazione quindi è un ottimo modo per aiutare la tua digestione. Di problemi digestivi e come risolverli ho parlato nella gastrite e nel fegato.
#2 – gli alimenti crudi sono alcalinizzanti
Si parla molto spesso di alimentazione alcalina e dell’equilibrio acido base, ma cosa significa? In breve, gli alimenti acidi abbassano il pH della matrice extracellulare e un pH acido corrisponde ad un corpo intossicato. Non solo, un pH acido corrisponde anche ad un corpo che tende ad ammalarsi più facilmente. Ecco perché i cibi crudi, alcalini, hanno un effetto positivo nell’organismo. Ho parlato approfonditamente di questi meccanismi nel mio corso on-line sulla depurazione.
#3 – aumentare la quota di crudo ha un effetto anti-infiammatorio
Uno dei maggiori filoni che si stanno studiando in campo nutraceutico è il ruolo anti-infiammatorio e anti-ossidante dei cibi. I cibi freschi, come li troviamo in natura, sono ricchi di sali minerali, vitamine, antiossidanti e fitonutrienti. Gli antiossidanti e i fitonutrienti sono sostanze che hanno proprietà anti-ossidanti e anti-infiammatorie che si alterano con il calore e con la raffinazione dei cibi. Perdono così tutte quelle proprietà che aiutano l’organismo a svolgere le sue reazioni biochimiche e i processi depurativi in modo ottimale.
Serve una mano?
Se vuoi integrare il crudismo nella tua alimentazione e non sai come fare, contattami per prenotare un colloquio gratuito.
Vuoi conoscere meglio l’alimentazione detox, scoprire come organizzare i pasti e depurarti? Ti spiego come nei miei libri:

coltivare la bellezza fisica e interiore
L’Età dell’Acquario Edizioni, 2020

la depurazione come stile di vita
Sonda Edizioni, 2021
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