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Nutrizione e alimentazione olistica

La dieta perfetta durante lo smart working

In questo articolo sul blog ti spiego qual è la dieta, non dico perfetta, ma sicuramente più utile in questo momento se sei in smart working. 

La dieta perfetta, per chi?

Premetto che, sebbene la dieta perfetta sia quella più cercata in questo momento, ritengo per esperienza che la dieta migliore sia quella “fisiologicamente” perfetta per il tuo organismo. Cioè che rispetti la fisiologia del tuo corpo.

Ognuno di noi infatti ha una diversa costituzione del corpo. Essa ci parla del nostro metabolismo e del nostro equilibrio ormonale, specialmente nelle donna. Un’alimentazione perfetta quindi vuol dire supportare al meglio queste due caratteristiche. Inoltre, ascoltare il tuo corpo è fondamentale per capire di cosa hai bisogno e quando. 

Come impostare la tua dieta perfetta durante lo smart working

In questo articolo ti parlo di un’alimentazione che può aiutarti a essere più performante nelle tue ore di lavoro. Per poi terminare la giornata in modo più rilassato e scegliere dei pasti che favoriscano un sonno ristoratore.

La giornata inizia con la colazione che deve essere un pasto abbondante e mai scarso, bilanciando carboidrati, proteine, grassi e accompagnata da una base liquida. 

In genere io consiglio di evitare cibi raffinati e/o confezionati e di preferire cereali integrali o prodotti a base di cereali integrali. Affiancando una manciata di frutta secca o delle fonti proteiche di origine animale, se preferisci la colazione salata. In questo periodo è preferibile accompagnare la colazione con una spremuta di agrumi, ricchi di vitamina C che sostiene il sistema immunitario.

A pranzo puoi abbinare un piatto unico con una fonte di carboidrato (pasta, cereali integrali in chicchi, patate, pane integrale o ai cereali) insieme a una fonte proteica di origine animale o vegetale e della verdura cotta e/o cruda. Se la digestione tende a essere più lenta, cominciare il pasto con una verdura cruda ti aiuta a digerire meglio.

L’abbinamento secondo + contorno + pane in genere si rivela un pasto leggero e appagante che non appesantisce e non porta ad avere sonnolenza dopo il pasto. Le proteine infatti in questa fascia oraria vengono digerite più facilmente e non appesantiscono il lavoro del fegato, che durante la notte si occupa della depurazione.

A cena il mio consiglio, nettamente controcorrente, è quello di preferire un primo piatto condito con delle verdure di stagione cotte e affiancato da un contorno crudo, come un pinzimonio di verdure crude. Il carboidrato nella fascia serale è quello che favorisce il sonno, il rilassamento e supporta il fegato. Non è vero che fa ingrassare, a meno che tu non abbia una costituzione predisposta ad alterazioni glicemiche. 

Organizza il menù della settimana e preferisci pasti ad azione sedativa

Se questo periodo il sonno è più difficile, ti consiglio di associare al carboidrato serale delle verdure che contengono potassio (ad azione rilassante). Qualche esempio: pasta al pesto, un’insalata di patate, prezzemolo e fagiolini, un risotto con le zucchine o una vellutata di lattuga (cotta), tutte combinazioni ad azione sedativa.

Per non improvvisare all’ultimo minuto, il mio consiglio è quello di organizzare il menù settimanale in modo da variare l’alimentazione con cibi diversi, seguendo per quanto possibile in questo momento la stagionalità degli alimenti.

Serve una mano?

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Photo by Louis Hansel @shotsoflouis on Unsplash

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