Le intolleranze alimentari sono un fenomeno in continua crescita e suscitano sempre molto interesse, sia negli addetti ai lavori che nelle persone che devono districarsi nel complesso mondo dei cibi da evitare e delle reazioni crociate.

In quest’intervista per Gastronomia Mediterranea, la giornalista Daniela Acquadro si è soffermata su alcuni punti fondamentali che riguardano le intolleranze. Prima di tutto abbiamo fatto una distinzione: c’è un bella differenza fra allergie alimentari e intolleranze alimentari: ad entrare in azione è sempre il nostro sistema immunitario, ma in modo diverso e con effetti diversi.
Il tema chiave dell’intervista è che dalle intolleranze si può guarire, diversamente dalle allergie che sono una reazione acuta e in alcuni casi pericolosa del sistema immunitario. Entrano in gioco però diversi fattori che sono: la soglia di tolleranza soggettiva per ognuno, la capacità digestiva dell’organismo e l’equilibrio della flora batterica intestinale.

Come siamo arrivati alle intolleranze alimentari?

Sai che all’inizio le intolleranze rappresentavano una sorta di barzelletta nel mondo scientifico? Ci sono voluti infatti diversi anni per documentare scientificamente questo fenomeno e per individuare i mediatori biochimici coinvolti nel processo. Gli studi scientifici possono “semplificarsi” in questo modo: la reazione di intolleranza è un modo dell’organismo per dire che uno specifico alimento (o un groppo di alimenti) è stato introdotto troppe volte e che in qualche modo non riesce più a metabolizzarlo.

Le intolleranze stanno diventando sempre più comuni per via del cambiamento della nostra alimentazione. Ormai il reparto del fresco si è ridotto, la buona abitudine di fare spesa al mercato dai contadini va via via diminuendo, specialmente nelle grandi città per via del poco tempo e delle lunghe distanze. I prodotti confezionati sono sempre più diffusi per via della loro praticità (basta scartarli o scaldarli al microonde, altra cattiva abitudine da eliminare) e del loro sapore (per l’aggiunta di sostanze che rendono l’alimento palatabile).

E’ importante quindi che: ciascuno di noi torni ad ascoltare il suo corpo, a prendere consapevolezza del cibo che favorisce la salute e del cibo che invece la penalizza, a scegliere un’alimentazione sana e variata come atto di cura verso di sé ma soprattutto a riscoprire il valore del potere di acquisto perché ognuno di noi può influenzare il mercato con le sue scelte.

Serve una mano?

Se vuoi scoprire come guarire dalle intolleranze con l’aiuto di un’esperta, contattami per prenotare un colloquio gratuito.

Vuoi approfondire il discorso sulle intolleranze e risolvere questa problematica? Ne ho parlato nei miei libri: