Questo articolo è un po diverso rispetto agli altri perché, sebbene il benessere sia sempre attuale, c’è un argomento di cui mi preme parlare ora e su cui vorrei prendere una posizione: quello della sorellanza. In un momento, il 2019, in cui le donne sono spesso oggetto di discriminazione da parte dell’attuale governo, c’è un dato ancora più preoccupante: quello delle donne che si scagliano contro altre donne.

Da donna a donna

Purtroppo o per fortuna, con i social è sotto gli occhi di tutti quello che accade oggi. Donne che attaccano altre donne perché hanno un pensiero diverso, un corpo diverso, un orientamento diverso, un colore diverso.

Eppure la storia ci insegna che siamo state perseguitate per centinaia di anni, trasformandoci a nostra volta in carnefici nei confronti di altre donne. La stessa storia ci insegna anche che le popolazioni matriarcali sono state e sono tutt’ora fra quelle più equilibrate e armoniose.

La donna, per sua stessa natura, si fa portatrice del “femminile” inteso come creatività, accoglienza e nutrimento. L’amore e l’accoglienza quindi sono il fulcro attorno a cui ruota l’essenza di ogni donna. Quando queste caratteristiche vengono meno, per una serie di condizionamenti, credenze o ferite emotive, l’equilibrio emozionale, il benessere e l’auto-realizzazione di una donna cominciano a vacillare, lasciando il posto a frustrazioni e momenti di stallo. Colei che nutre si trasforma in colei che giudica, punisce e porta disequilibrio.

Nessuna è perfetta

Nessuna donna è perfetta. La perfezione -si dice- non è di questo mondo. E come potrebbe esserlo? Siamo esseri mutevoli a partire dalla nostra stessa genetica: il DNA muta per l’evoluzione e la sopravvivenza della specie. Le nostre intuizioni cambiano momento per momento per seguire il flusso della vita e guidarci lungo il nostro percorso unico.

Siamo uniche e preziose: nessun essere umano nato su questa terra ha avuto le nostre stesse caratteristiche – fisiche, emozionali e spirituali – così come non le avrà nessun altro essere umano che nascerà.

Solo accogliendo la nostra diversità e le nostre imperfezioni possiamo riconoscere la nostra unicità e vivere una vita allineata alla nostra essenza più autentica. Il mondo là fuori è pieno di condizionamenti che ci vogliono standard, senza sbavature, perfette, composte e soprattutto non-pensanti.

Sì, hai letto bene. L’intelligenza e il pensiero critico sono le cose più pericolose che possono contraddistinguere una donna, semplicemente perché la rendono libera di pensare e di esprimersi, libera cioè di prendere una posizione e – di conseguenza – di cambiare le cose in meglio. Perché noi donne sappiamo cambiare e rivoluzionare le cose in modo straordinario, senza usare la forza ma solo la nostra sensibilità e intelligenza.

Trasforma le tue debolezze in punti di forza

Oggi tutto ciò che è inautentico sta crollando. Tutto quello che era sotto traccia, che non si vedeva o non si percepiva chiaramente, sta venendo a galla, portando con sé condizionamenti che si ripetono da anni e che ora possiamo finalmente trasformare.

Solo la consapevolezza di chi siamo e di qual è il nostro posto nel mondo ci permette di trasformare questi condizionamenti, una donna alla volta.

Solo la trasformazione interiore può produrre una trasformazione sociale. E’ per questo che, da donna a donna, ti invito a osservare la tua vita. A riconoscere le tue imperfezioni, le tue vulnerabilità e le tue insicurezze. Ad accoglierle senza opporre resistenza, perché solo accogliendole puoi trasformarle davvero. Solo lavorando sulle tue ferite emotive puoi cambiare i tuoi pregiudizi, svincolarti dagli automatismi e scegliere una vita che senti essere davvero tua, dove sei tu a decidere liberamente.

Solo attraverso questo passaggio, in cui liberarti da bagagli che non sono tuoi ma che ti condizionano inconsapevolmente, puoi esprimere appieno quel femminile sano che è parte di ogni donna. E, in questo modo, tendere la mano ad altre donne come te, migliorando il tuo benessere, quello delle donne che incontri e, allo stesso tempo, quello della società. Da donna a donna, da sorella a sorella.

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